2009-02-10

Handel Ariodante (HWV 33, 1735)

Source for libretto: http://www.haendel.it/composizioni/libretti/pdf/ariodante.pdf

George Frideric Handel


Ariodante


(1735)

HWV 33

Opera in three acts

Libretto by Antonio Salvi,
based on Canti 5 and 6 of Ludovico Ariosto's Orlando Furioso.






YouTube playlist



Ariodante (HWV 33, 1735)
@Wikipedia, @IMSLP, YouTube playlist
The plot summary in Italian below is from http://www.haendel.it/composizioni/libretti/pdf/ariodante.pdf;
the one in English is from http://www.operastory.co.uk/georg-friderich-handel-ariodante/.
Performance and video information
Conductor Alan Curtis Andrea Marcon Ivor Bolton
Director David Alden
Orchestra Il Complesso Barocco Freiburg Baroque Orchestra English National Opera
Chorus
Venue Festival d'Aix-en-Provence London
Performance date 2014 1996
Subtitles None None French;
SUNG IN ENGLISH
(translation by
Amanda Holden)
Performance duration 2:18:53 3:20:24 2:57:07
Video type 480p 4:3 480p 16:9 480p 16:10
YouTube uploader Huckleberry Finn Simon Birch Paolo Rinaldi
YouTube upload date 2014-02-04 2014-08-09 2014-02-14
YouTube deletion date
Dramatis Personæ
Ginevra, figlia di Re di Scozia
(daughter of the King of Scotland)
(soprano)
Roberta Mameli or
Karina Gauvin
Patricia Petibon Joan Rodgers
Dalinda, amica di Ginevra
(soprano)
Ana Quintans Sandrine Piau Lesley Garrett
Polinesso, Duca di Albany
(alto)
Varduhi Abrahanyan or
Marie Nicole Lemieux
Sonia Prina Christopher Robson
Ariodante, innamorato di Ginevra (in love with Geneva)
(mezzo-soprano)
Ann Hallenberg Sarah Connolly Ann Murray
Il Re di Scozia (The King of Scotland)
(bass)
Matthew Brook Luca Tittoto Gwynne Howell
Lurcanio, fratello di Ariodante (Ariodante's brother)
(tenor)
Nicholas Phan David Portillo Paul Nilon
Odoardo, un cavaliere e cortigiano
(Edward, a knight and courtier)
(tenor)
Anicio Zorzi Giustiniani Christopher Diffey Mark Le Brocq
Description from www.haendel.it
ARIODANTE
Opera in tre atti
Musica di
George Frideric Handel
Libretto di anonimo adattato da Ginevra, principessa di Scozia di Antonio Salvi
Prima esecuzione: Londra, Covent Garden, 8 Gennaio 1735

Personaggi e interpreti della prima:
Ariodante, innamorato di Ginevra - Signor Carestini (castrato mezzo-soprano)
Ginevra, sua figlia - Signora Anna Strada (soprano)
Il Re di Scozia - Signor Gustavus Waltz (basso)
Lurcanio, fratello di Ariodante –Mr John Beard (tenore)
Dalinda, amica di Ginevra – Mrs. Cecilia Young (soprano)
Polinesso, Duca di Albany - Signora Maria Caterina Negri (contralto)
Odoardo, un cavaliere e cortigiano - Signor Michael Stoppelear (tenore)

La trama:
Atto I:
(Scena 1) L'azione si svolge presso la corte del Re di Scozia.
Sua figlia Ginevra confida alla dama di compagnia Dalinda
di essersi innamorata [di Ariodante]
e che suo padre approva questo amore.
(2) Polinesso, duca d'Albania, vorrebbe sposare Ginevra per salire al trono,
ma ella lo rifiuta.
(3) Dalinda rivela a Polinesso che Ariodante è amato da Ginevra,
e che perciò è lui il suo rivale;
inoltre gli fa capire che lei lo ama.
Polinesso (4) pensa di sfruttare la situazione per arrivare a Ginevra.
(5) Ginevra ed Ariodante si dichiarano il loro amore.
(6) Il Re benedice tale unione ed
annuncia ad Ariodante che sarà lui il suo erede.
(7) Ordina che i preparativi dello sposalizio comincino, e
(8) Ariodante si rallegra di non avere più niente da temere della sorte.
(9) Polinesso prepara la sua trappola:
la notte prima delle nozze,
persuade Dalinda ad indossare i panni di Ginevra
e a farlo introdurre nel palazzo reale.
(10) Lurcanio, il fratello di Ariodante, dichiara il suo amore a Dalinda, che
(11) confessa di essere innamorata di Polinesso.
(12) In una magnifica valle, Ariodante canta la sua gioia di vivere.
Raggiunto da Ginevra (13), cantano assieme un duetto di amore,
e l'atto si conclude con cori e danze di ninfe, pastori e pastorelle
in onore della costanza.

Atto II:
(1) Notte di luna piena nei giardini reali dove si vedono delle rovine
e la porta segreta della camera di Ginevra;
Polinesso aspetta l'arrivo di Ariodante, che entra,
(2) e gli svela che Ginevra lo riceve regolarmente nella sua camera;
Ariodante non gli crede e Polinesso gliene dà apparentemente
la prova introducendosi nel palazzo facendosi aprire dalla falsa Ginevra/Dalinda.
Disperato, Ariodante tenta il suicidio,
ma viene fermato dal fratello Lurcanio,
che assiste alla scena nascosto tra le rovine.
(3) Rimasto solo,
Ariodante si dispera per il tradimento e lascia la corte,
meditando di
morire.
(4) Polinesso lascia Dalinda all'alba e
(5) dichiara che la sua astuzia è riuscita.
(6) Il capitano Odoardo informa il Re che Ariodante è morto.
(7) Il Re annuncia la notizia a Ginevra.
(8) Lurcanio accusa la principessa di infedeltà e impudicizia,
accusa che è pronto a sostenere con un
duello.
(9) Ginevra viene rinnegata dal padre, che pensa a proteggere l'onore reale, ed ella
(10) si dispera. Si addormenta in un sonno agitato,
rappresentato da un balletto dove sogni piacevoli e funesti si fronteggiano.
L'atto si conclude nel momento in cui ella si risveglia,
incapace di trovare riposo nel sonno.

Atto III:
(1) Un bosco:
Ariodante che non è morto, travestito,
mette in fuga due assassini che stavano assalendo Dalinda,
assoldati da Polinesso per ridurla al silenzio.
Così lei gli svela l’inganno e
(2) s’augura la morte di Polinesso.
(3) Il giardino reale: un duello, dove Lurcanio sosterrà la sua
accusa, deciderà dell'innocenza di Ginevra.
Polinesso si proclama vincitore.
(4) Il Re, padre affettuoso più che il monarca severo,
fa venire Ginevra; ella entra
(5), rassegnata a morire secondo
il volontà del genitore, ma rivendica la sua innocenza.
Ella rifiuta che Polinesso la difenda, ma il Re insiste.
(6) Ginevra teme di morire disonorata.
(7) La sfida: Lurcanio chiama il difensore di
Ginevra. Polinesso si presenta e viene da lui mortalmente ferito.
Nell'assenza di un altro difensore,
il Re si offre per difendere l’onore della figlia.
(8) Ma Ariodante entra con Dalinda, rivela la sua
identità e proclama l'innocenza di Ginevra.
(9) Dalinda confessa il complotto di Polinesso,
e il Re la perdona;
Ariodante si rallegra.
(10) Lurcanio e Dalinda si rincontrano.
(11) Nell’appartamento destinato a prigione,
Ginevra s’era preparata a morire quando
(12), al suono di una trionfale musica,
suo padre entra con Ariodante
e il suo seguito della corte,
annunciandole che è innocente.
Tutto è perdonato.
Le coppie di innamorati sono riunite,
e Ginevra ed Ariodante cantano un duetto.
L'opera si conclude in un sontuoso salone del palazzo dove,
in un grande finale,
il coro e il balletto proclamano
il trionfo della virtù.

A cura di
Rodrigo
http://it.groups.yahoo.com/group/Handel_forever
http://utenti.lycos.it/gfh/
12 Aprile 2003
Libretto and links
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- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - Il Complesso Barocco
Alan Curtis
Aix
Marcon
2014
English National Opera
Ivor Bolton
1996


Gramophone review
ATTO PRIMO
(Scena 1) L'azione si svolge presso la corte del Re di Scozia.
Sua figlia Ginevra confida alla dama di compagnia Dalinda di essersi innamorata [di Ariodante]
e che suo padre approva questo amore.
(2) Polinesso, duca d'Albania, vorrebbe sposare Ginevra per salire al trono, ma ella lo rifiuta.
(3) Dalinda rivela a Polinesso che Ariodante è amato da Ginevra, e che perciò è lui il suo rivale;
inoltre gli fa capire che lei lo ama.
Polinesso (4) pensa di sfruttare la situazione per arrivare a Ginevra.
(5) Ginevra ed Ariodante si dichiarano il loro amore.
(6) Il Re benedice tale unione ed
annuncia ad Ariodante che sarà lui il suo erede.
(7) Ordina che i preparativi dello sposalizio comincino, e
(8) Ariodante si rallegra di non avere più niente da temere della sorte.
(9) Polinesso prepara la sua trappola:
la notte prima delle nozze,
persuade Dalinda ad indossare i panni di Ginevra
e a farlo introdurre nel palazzo reale.
(10) Lurcanio, il fratello di Ariodante, dichiara il suo amore a Dalinda, che
(11) confessa di essere innamorata di Polinesso.
(12) In una magnifica valle, Ariodante canta la sua gioia di vivere.
Raggiunto da Ginevra (13), cantano assieme un duetto di amore,
e l'atto si conclude con cori e danze di ninfe, pastori e pastorelle in onore della costanza.



Act 1
(1/1)
In the Scottish royal palace
(Handel does not say exactly where this is in the text of the opera,
but the libretto which was sold at performances clearly places it
‘in Edenburgh, and the Neighbouring Parts’),
the king’s daughter Ginevra is sitting at a mirror with her lady-in-waiting, Dalinda,
and various maids and pages are busy in the background.

Ginevre muses (#1) about wanting to appear attractive to her lover, Ariodante.
Dalinda asks her if she is in love and whether the king will approve,
and Ginevra says that her father is encouraging her love.
Dalinda is pleased for her,
(1/2) but they are interrupted by the arrival of the slimy Polinesso
who arrogantly declares his passion for Ginevra.
Ginevra responds with fury (#2).
She then storms off, leaving Polinesso and Dalinda alone.
(1/3) Dalinda, herself in love with Polinesso,
tells him that his pursuit of Ginevra is pointless
since she loves Ariodante and the king approves.
She declares her own love for him (#3) and leaves,
(1/4) and Polinesso, who has set his heart on winning the throne,
fumes that his political ambitions are going to be frustrated by Ginevra’s rejection.
But Dalinda’s revelation has given him an idea
about how he might prevent Ariodante from reaching the throne.
In a sly aria (#4), he reveals himself as an out-and-out villain.

(1/5) The scene changes to the gardens of the palace.
Ariodante introduces himself (#5) as a noble lover
and observes how nature reflects the feelings in his heart
and when Ginevra joins him,
they pour out their love for one another in a rapturous duet (#6).
(1/6) They are interrupted by the arrival of the king,
but his interruption is welcome,
because he tells Ariodante that he can think of no better husband for Ginevra,
and then tells Ginevra to go and prepare for her marriage
by filling her heart with happiness, her appearance with adornments and her hair with jewels.
Ginevra is bubbling over with happiness (#7).
(1/7) The king then sends a courtier, Odoardo,
to prepare everything for the wedding the following day,
and he turns to Ariodante
and offers himself, his daughter and his throne to the young knight.
After a noble aria (#8), the king leaves and Ariodante is left alone;
(1/8) he muses (#9) on the storms which his heart had endured to reach this time of joy.

(1/9) Polinesso and Dalinda enter and Polinesso tells her that
he is going to abandon his passion for Ginevra
and devote his attentions to Dalinda instead.
She is delighted, and when he tells her that
she must wait until Ginevra is asleep that evening,
and then dress herself in the princess’s clothes,
arrange her hair like Ginevra,
and then admit him to the royal chamber,
trying all the time to look just like her mistress,
she agrees, commenting naively that
you cannot deny anything to one who adores you.

(1/10) Polinesso, having set up his dastardly plan, leaves,
and Lurcanio, Ariodante’s brother, now joins Dalinda.
He praises her beauty and declares his love for her,
but she says that she can never be his.
(1/11)
Left alone, Dalinda now (#12) declares her own undying love,
but for Polinesso, not Lurcanio.

(1/13) Again, we meet Ariodante and Ginevra in the open air,
this time, a lovely valley in the countryside.
They repeat their vows of love to one another in an ardent duet (#14)
and Ariodante welcomes groups of nymphs and shepherdesses (#15)
(not often found in central Edinburgh today)
who have come to help them celebrate their wedding.
Atto Primo, Scena 1.
Ouverture
Scena 1.
Gabinetto Reale. Ginevra allo specchio in atto di acconciarsi. Dalinda, paggi e damigelle.

1. Aria, Ginevra
Vezzi, lusinghe, e brio
rendano il volto mio
più vago al mio tesor.


(S’alza sullo specchio,
e li Paggi, e le Damigelle partono.)

Recitativo, Dalinda e Ginevra

Dalinda: Ami dunque, oh Signora?

Ginevra: Avvampa il core di nobil fiamma,
che vi accese amore.


Dalinda: E il Rè tuo genitore, l'approva?

Ginevra: Anzi il fomenta.

Dalinda: Segui ad amar,
fà l'alma tua contenta. (in atto partire).
((soloists_enter-Curtis))

Ouverture-Curtis
fast_tempo-Curtis

1/1-Curtis

1/1/#1/Ginevra/Vezzi-Curtis

1/1/rec.-Curtis
((conductor_enters-Marcon))

Ouverture-Marcon
fast_tempo-Marcon

1/1-Marcon

1/1/#1/Ginevra/Vezzi-Marcon

1/1/rec.-Marcon
Ouverture-Bolton
characters_introduced-Bolton
fast_tempo-Bolton

1/1-Bolton

1/1/#1/Ginevra/Vezzi-Bolton

1/1/rec.-Bolton
Atto Primo, Scena 2.
Ariodante and Ginevra are interrupted by the arrival of the slimy Polinesso
who arrogantly declares his passion for Ginevra.
Ginevra responds with fury (#2).
She then storms off, leaving Polinesso and Dalinda alone.
Scena 2.
Ginevra, Polinesso e Dalinda, che ritorna.

Polinesso: Ginevra?

Ginevra: Tanto ardire? Olà Dalinda?

Polinesso: Lungi da' tuoi bei rai
viver non può il mio cor;
quindi perdona se a te...


Ginevra: Duca, se mai fosti
noioso oggetto a gli occhi miei,
or che amante ti scopri, or più lo sei.


2. Aria, Ginevra:
Orrida a gl'occhi miei,
quanto, Signor, tu sei
Tesifone non è, nò, non è!

Amor, di noi per gioco
il core a te di foco
di gello fece a me.

Orrida…

(Parte.)
1/2-Curtis

1/2/#2/Ginevra/Orrida-Curtis
1/2-Marcon

1/2/#2/Ginevra/Orrida-Marcon
1/2-Bolton

1/2/#2/Ginevra/Orrida-Bolton
Atto Primo, Scena 3.
Dalinda, herself in love with Polinesso,
tells him that his pursuit of Ginevra is pointless
since she loves Ariodante and the king approves.
She declares her own love for him (#3) and leaves,
Scena 3.
Polinesso e Dalinda.
Recitativo, Polinesso e Dalinda

Polinesso: Orgogliosa beltade!

Dalinda: Signore, in vano tenti... lascia d'amarla.
Io credo che Ariodante...


Polinesso: E' mio rival?

Dalinda: Anzi gradito amante.

Polinesso: E il genitor?

Dalinda: Approva gli affetti lor,
e che sperar tu puoi?


3. Aria, Dalinda (Guardandola teneramente):
Apri le luci, e mira
gli ascosi altrui martiri:
v'è chi per te sospira,
e non l'intendi ancor.

E in tacita favella
col fumo de' sospiri,
ti scopre, oh Dei! la bella
fiamma che le arde il sen.

Apri le luci…

(Parte.)
1/3-Curtis

1/3/#3/Dalinda/Apri-Curtis
1/3-Marcon

1/3/#3/Dalinda/Apri-Marcon
1/3-Bolton

1/3/#3/Dalinda/Apri-Bolton
Atto Primo, Scena 4.
Polinesso, who has set his heart on winning the throne,
fumes that his political ambitions are going to be frustrated by Ginevra’s rejection.
But Dalinda’s revelation has given him an idea
about how he might prevent Ariodante from reaching the throne.
In a sly aria (#4), he reveals himself as an out-and-out villain.
Scena 4.
Polinesso solo.

Recitativo
Mie speranze, che fate?
Cosi vi abbandonate?
Nò, fà cuor, Polinesso!
Giacchè Dalinda a te si scopre amante,
alziam mole d'ingegno,
per atterrar il mio rivale al Regno.



4. Aria, Polinesso
Coperta la frode
di lana servile
si fugge, e detesta,
e inganno s'appella.

Si chiama con lode
prudenza virile
s'avvien che si vesta
di spoglia più bella.

Coperta…

(Parte.)
1/4-Curtis

The Curtis performance omits
1/4/#4/Polinesso/Coperta.
1/4-Marcon

1/4/#4/Polinesso/Coperta-Marcon

1/4/Ginevra_returns-Marcon
1/4-Bolton

1/4/#4/Polinesso/Coperta-Bolton
Atto Primo, Scena 5.
The scene changes to the gardens of the palace.
Ariodante introduces himself (#5) as a noble lover
and observes how nature reflects the feelings in his heart
and when Ginevra joins him,
they pour out their love for one another in a rapturous duet (#6).
Scena 5.
Giardino reale. Ariodante e, poi, Ginevra.

5. Arioso, Ariodante
Quì d'amor nel suo linguaggio
parla il rio, l'erbetta, e'l faggio
al mio core innamorato.


Recitativo, Ariodante e Ginevra
Ariodante: T'amerò dunque sempre, idolo mio.

Ginevra: Alma costante pur, ti dico anch’io.

Ariodante: Tu sovrana, io vassallo!

Ginevra: Ariodante, mercè del Nume Arciero
più sovrana non è quest'alma amante;
servo non è chi ha del mio cor l'impero.


Ariodante: Quasi attonita l'alma
ancor no’l credo.


Ginevra: Dunque la destra mia
di cio, che t'offre amor pegno ti sia.


6. Duetto, Ginevra e Ariodante
Ginevra: Prendi, prendi da questa mano
il pegno di mia fè!


Ariodante: Prendo, prendo da questa mano
il premio di mia fè!


A Due: Del Fato più inumano
il barbaro rigore,
mai così bell'ardore
estinguer possa in me.


Ginevra: Prendi…
1/5-Curtis

1/5/#5/Ariodante/Qui-Curtis

1/5/#6/Duetto-Curtis
1/5-Marcon

1/5/#5/Ariodante/Qui-Marcon

1/5/Rec.-Marcon

1/5/#6/Duetto-Marcon
1/5-Bolton

1/5/#5/Ariodante/Qui-Bolton

1/5/Rec.-Bolton

1/5/#6/Duetto-Bolton
Atto Primo, Scena 6.
They are interrupted by the arrival of the king,
but his interruption is welcome,
because he tells Ariodante that he can think of no better husband for Ginevra,
and then tells Ginevra to go and prepare for her marriage
by filling her heart with happiness, her appearance with adornments and her hair with jewels.
Ginevra is bubbling over with happiness (#7).
Scena 6.
Mentre replicano il Duetto, porgendosi la mano, il Rè entra nel mezzo,
e prende la mano di Ariodante e della figlia.
Recitativo, Il Rè, Ginevra e Ariodante

Rè: Non vi turbate, bell' alme innamorate!

Ginevra: Padre!

Ariodante: Mio Rè ...

Rè: Tacete! e de' vostri contenti
me a parte ancor prendete,
che della vita, e degli spirti miei
(a Ginevra) una parte sei tu;
(ad Ariodante) l'altra tu sei.


Ariodante: (in atto di inginocchiarsi)
Alle tue reggie piante ...


Rè: Sorgi, amato Ariodante;
in questa età degg' io, alla figlia pensar,
pensar al Regno,
nè s'offre al pensier mio
di te più degno sposo,
e Rè più degno.


Ginevra: A tanta gioia, oh Dei!

Ariodante: A tanta sorte...

Ginevra: Se resiste il cor mio...

Ariodante: Se il cor non muore.

A Due: E' prodigio d'amore.

Rè: Or va figlia, comparti per le nozze vicine
più contenti al al tuo core,
più vezzi al volto tuo,
più gemme al crine.


7. Aria, Ginevra
Volate, amori,
di due bei cori
la gioia immensa a celebrar!

Il gaudio è tanto,
che come è quanto
dir non saprei debba esultar.

Volate…

(Parte.)
1/6-Curtis

1/6/#7/Ginevra/Volate-Curtis
1/5/Re_enters-Marcon

1/6-Marcon

1/6/A_Due-Marcon

1/6/#7/Ginevra/Volate-Marcon
(1/6-Bolton)
1/6-Bolton

(1/6/#7/Ginevra/Volate-Bolton)
1/6/#7/Ginevra/Volate-Bolton
Atto Primo, Scena 7.
The king then sends a courtier, Odoardo,
to prepare everything for the wedding the following day,
and he turns to Ariodante
and offers himself, his daughter and his throne to the young knight.
After a noble aria (#8), the king leaves and Ariodante is left alone;
Scena 7.
Ariodante, Il Rè, Oduardo e guardie.
Recitativo, Rè, Oduardo

Rè: Vanne pronto, Odoardo,
le pompe a preparar;
e il novo giorno sia coll' alto Imeneo
lieto e giocondo.


Odoardo: E goda questa reggia,
il regno, il mondo. (parte)




Rè: E tu al par di Ginevra,
amato Ariodante,
dalla man del tuo Rè gradisci' l donno;
più darti non poss' io,
se me stesso ti do, la figlia, e il trono.


8. Aria, il Rè
Voli colla sua tromba
la fama in tutto il mondo
le gioie a publicar!

Il Ciel lieto rimbomba,
che giorno più giocondo
sorte non può mandar.

Voli…

(Parte.)
The Curtis performance omits
the initial exchange
between Rè and Odorado,
and so begins with
Rè: E

1/7-Curtis

1/7/#8/Rè/Voli-Curtis
1/7-Marcon

1/7/#8/Rè/Voli-Marcon
1/7-Bolton

(1/7/#8/Rè/Voli-Bolton)
1/7/#8/Rè/Voli-Bolton
Atto Primo, Scena 8.
The king muses (#9) on the storms which his heart had endured to reach this time of joy.
Scena 8.
Ariodante solo.
Recitativo

Oh, felice mio core! dopo
tanti tormenti pur giungesti
alla sfera de' contenti.

9. Aria, Ariodante
Con l'ali di costanza
alzo il suo volo amor,
fà trionfar nel cor,
fede e speranza.

Non devo più temere
di sorte il rio tenor,
ma col mio bel tesor,
sempre godere.

Con l'ali…

(Parte.)
1/8-Curtis

1/8/#9/Ariodante/Con-Curtis
1/8-Marcon

1/8/#9/Ariodante/Con-Marcon
1/8-Bolton

1/8/#9/Ariodante/Con-Bolton
Atto Primo, Scena 9.
Polinesso and Dalinda enter and Polinesso tells her that
he is going to abandon his passion for Ginevra
and devote his attentions to Dalinda instead.
She is delighted, and when he tells her that
she must wait until Ginevra is asleep that evening,
and then dress herself in the princess’s clothes,
arrange her hair like Ginevra,
and then admit him to the royal chamber,
trying all the time to look just like her mistress,
she agrees, commenting naively that
you cannot deny anything to one who adores you.
Scena 9.
Polinesso e Dalinda, parlando assieme.
Recitativo

Polinesso: Conosco il merto tuo cara Dalinda,
e col tuo mezzo io voglio scuotere
il giogo indegno
render scherni a' disprezzi
lasciar Ginevra, le sue nozze, e il regno.


Dalinda: (Che sento? oh me felice!)
Al tuo cenno, Signor...


Polinesso: Si in questa notte quando dorme Ginevra,
ti adorna di sue vesti,
cerca imitarla in tutto,
dispone come lei le chiome....


Dalinda: E poi?

Polinesso: Per la segreta porta
del reale giardino
nelle sue stanze m'introduci;
e fingi di Ginevra il sembiante.


Dalinda: Ma il mio onor?

Polinesso: Sò il rispetto
che conviene a nobile donzella.
E' non risolvi ancor?


Dalinda: Forza d'amore!
nella si può negare a chi s'adora.


Polinesso: Tutto sarà per te poscia il mio core.

10. Aria, Polinesso
Spero per voi, sì, si
begli occhi in questo dì
sanar mie piaghe.

E a voi sacrar vogl'io
gli affetti del cor mio,
pupille vaghe!

Spero…

(Parte.)
1/9-Curtis

1/9/#10/Polinesso/Spero-Curtis
1/9-Marcon

1/9/#10/Polinesso/Spero-Marcon
1/9-Bolton

(1/9/#10/Polinesso/Spero-Bolton)
1/9/#10/Polinesso/Spero-Bolton
Atto Primo, Scena 10.
Polinesso, having set up his dastardly plan, leaves,
and Lurcanio, Ariodante’s brother, now joins Dalinda.
He praises her beauty and declares his love for her,
but she says that she can never be his.
Scena 10.
Dalinda e Lurcanio.
Recitativo

Lurcanio: Dalinda, in occidente già cade il sole,
e ne' bei lumi tuoi un sol più chiaro
ecco ne spunta a noi.


Dalinda: Signor, meco tu scherzi.

Lurcanio: Sei la mia sola speme.

Dalinda: Non son per te, Signor...

Lurcanio: Sei l'idol mio.

Dalinda: Ergi a scopo maggiore il tuo desio.

11. Aria, Lurcanio
Del mio sol vezzosi rai
v'ascondete ora da me;
mà perchè?
Senza voi viver non sò, nò.

Quell'ardor che da voi scese,
che m'accese, e m'arde ancora,
e arderà per sin ch'io mora
quei la vita al cor donò.

Del mio sol…

(Parte.)
1/10-Curtis

1/10/#11/Lurcanio/Del-Curtis
1/10-Marcon

1/10/#11/Lurcanio/Del-Marcon
1/10-Bolton

(1/10/#11/Lurcanio/Del-Bolton)
1/10/#11/Lurcanio/Del-Bolton
Atto Primo, Scena 11.
Left alone, Dalinda now (#12) declares her own undying love,
but for Polinesso, not Lurcanio.
Scena 11.
Dalinda sola.
Recitativo

Ah! che quest'alma amante
arde per altro foco,
e in eterno sarà sempre costante.

12. Aria, Dalinda
Il primo ardor
è così caro a questo cor,
ch'estinguerlo non vuol
quest'alma amante.

Io son fedel,
nè mai crudel,
e sempre a lui sarà
il cor costante.

Il primo…

(Parte.)
1/11-Marcon

1/11/#12/Dalinda/Il-Marcon
1/11-Bolton

(1/11/#12/Dalinda/Il-Bolton)
1/11/#12/Dalinda/Il-Bolton
Atto Primo, Scena 12.
Scena 12.
Valle deliziosa. Ariodante, ammirando la bellezza del loco.
Recitativo Ariodante

Pare, ovunque mi aggiri,
che incontri'l gaudio e'l brio.
1/12-Curtis 1/12-Marcon 1/12-Bolton
Atto Primo, Scena 13.
(1/13) Again, we meet Ariodante and Ginevra in the open air,
this time, a lovely valley in the countryside.
They repeat their vows of love to one another in an ardent duet (#14)
and Ariodante welcomes groups of nymphs and shepherdesses (#15)
(not often found in central Edinburgh today)
who have come to help them celebrate their wedding.
Scena 13.
Ginevra e Ariodante.
Recitativo
Ginevra: E qual propizia stella mi guida a te,
mio ben?


Ariodante: Tu sol sei quella.

Ginevra: Consolati, mio caro;
già siam vicini al porto,
e il novo giorno del bel nostro Imeneo
ne anderà adorno.


Ariodante: Felici abitator di questo suolo,
Ninfe leggiadre, e amanti Pastorelle,
le nostre gioie intanto
venite a celebrar col ballo, e il canto.


13. Sinfonia.

14. A Due, Ginevra e Ariodante
Se rinasce nel mio cor,
bella gioia, bella speme,
la produce un fido amor.

Chi non sà costante amar,
vero gaudio, vero bene
non isperi di trovar.


Coro con Ginevra e Ariodante
15. Coro:
Si godete al vostro amor,
alme belle, fidi amanti,
questo fa beato il cor.

Tutti: Cerchi ogn'uno d'imitar
la costanza, la speranza
che vi fa lieti esultar.

Si godete…


16. Ballo di Ninfe, Pastori e Pastorelle.
17. Musette (Lentement).
18. Musette (Andante).
19. Allegro.
1/13-Curtis

1/13/#14/A_Due-Curtis

1/13/#15/Coro-Curtis
1/13-Marcon

1/13/#13/Sinfonia-Marcon

1/13/#14/A_Due-Marcon

1/13/#15/Coro/Si-Marcon

1/13/#16/Ballo-Marcon
1/13/#17/Lentement-Marcon
1/13/#18/Andante-Marcon
1/13/#19/Allegro-Marcon
1/13/#19/Allegro-Marcon

1/13/#15/Coro/Si-Marcon
1/13-Bolton

1/13/#13/Sinfonia-Bolton

(1/13/#14/A_Due-Bolton)
1/13/#14/A_Due-Bolton

1/13/#15/Coro/Si-Bolton

1/13/#16/Ballo-Bolton
1/13/#17/Lentement-Bolton
1/13/#18/Andante-Bolton
1/13/#19/Allegro-Bolton
1/13/#19/Allegro-Bolton

1/13/#15/Coro/Si-Bolton
ATTO SECONDO
(1) Notte di luna piena nei giardini reali dove si vedono delle rovine e la porta segreta della camera di Ginevra;
Polinesso aspetta l'arrivo di Ariodante, che entra,
(2) e gli svela che Ginevra lo riceve regolarmente nella sua camera;
Ariodante non gli crede e Polinesso gliene dà apparentemente
la prova introducendosi nel palazzo facendosi aprire dalla falsa Ginevra/Dalinda. Disperato,
Ariodante tenta il suicidio,
ma viene fermato dal fratello Lurcanio,
che assiste alla scena nascosto tra le rovine.
(3) Rimasto solo,
Ariodante si dispera per il tradimento e lascia la corte,
meditando di morire.
(4) Polinesso lascia Dalinda all'alba e
(5) dichiara che la sua astuzia è riuscita.
(6) Il capitano Odoardo informa il Re che Ariodante è morto.
(7) Il Re annuncia la notizia a Ginevra.
(8) Lurcanio accusa la principessa di infedeltà e impudicizia,
accusa che è pronto a sostenere con un duello.
(9) Ginevra viene rinnegata dal padre,
che pensa a proteggere l'onore reale, ed ella
(10) si dispera. Si addormenta in un sonno agitato,
rappresentato da un balletto dove sogni piacevoli e funesti si fronteggiano.
L'atto si conclude nel momento in cui ella si risveglia,
incapace di trovare riposo nel sonno.



Act 2
Outside the palace that night: to one side there are ruined houses
and to the other the royal palace walls
with a secret door which leads to Ginevra’s rooms;
there is moonlight.
A brief sinfonia sets the scene.
Polinesso is gloating about the way he has made use of Dalinda’s love to trap Ariodante.
(2/2) Ariodante comes along
and Polinesso goads him into professing his love for Ginevra;
Polinesso then tells him that he and Ginevra meet quite often
to share the joys of love.
Ariodante’s first reaction is to reach for his sword,
but Polinesso tells him that he can prove what he has said
and that Ariodante will see it with his own eyes.
Lurcanio arrives, unseen by the others, and hides.
Ariodante then challenges Polinesso to produce the proof –
if he is lying, Ariodante will kill him.

Guided by Polinesso, Ariodante hides in the shadows,
and he sees what he thinks is Ginevra open the door,
embrace Polinesso and lead him inside.
Shocked, Ariodante steps out of the shadows,
pushes the pommel of his sword into the ground
and is about to throw himself on the blade
when Lurcanio emerges and restrains him.
Lurcanio confiscates Ariodante’s sword and leaves,
and Ariodante is left alone to muse (#23) on betrayal and infidelity
before stumbling off in despair.

(2/4) After a time, Polinesso and Dalinda emerge from the secret door
and bid one another a fond farewell (#24),
Polinesso swearing that she will hear nothing but a lover’s words from him now.
Dalinda naively responds to Polinesso,
but she cannot quite believe the way her life and love is turning out
and her plaintive tone belies the positiveness of her words.
Polinesso, of course, does not give a toss what she thinks.
(2/5) As soon as she has gone, he gloats over his victory (#25).

(2/6) The scene changes to a gallery in the palace.
The king declares to the court that he has decided to make Ariodante his heir,
but Odoardo enters and announces that Ariodante is dead,
explaining that Ariodante’s squire has just brought the terrible news
that his master has thrown himself into the sea.
The king says that he wishes to speak to the squire
in order to discover the reason for this inexplicable behaviour.

(2/7) In Ginevra’s chambers,
the princess is filled with foreboding and expresses her fears to Dalinda.
The king enters her apartments and gently tells her that Ariodante is dead:
Dalinda begins to suspect what has happened, but Ginevra faints.
Lurcanio comes in and the king tries to console him about the death of his brother,
but Lurcanio has another agenda –
he has come for vengeance on the one who caused Ariodante’s death.
The king is amazed at this,
but when he learns that Lurcanio is accusing his daughter,
he is dumbfounded.
Lurcanio hands the king a proclamation on which he states that
Ginevra admitted a lover to her chamber the previous night
and that he will fight anyone who comes forward to defend her honour.

Odoardo and Dalinda observe what a change has come over Ginevra,
but the king disowns her and follows Lurcanio out.
Ginevra has recovered from her faint,
but is now almost delirious with incomprehension.
She launches into a despairing lament, a wild piece of free-fall non-aria,
before subsiding into a full-scale mad scene aria (#30).
Handel originally ended the act here
but the availability of ballet dancers
gave him the opportunity to end this act, like the first,
with a ballet which is entirely relevant to the story.
Ginevra’s tortured mind is depicted in a sequence of four connected ballets –
the Entry of the Benign Dreams,
the Entry of the Malevolent Dreams,
the Entry of the Affrighted Benign Dreams, and
the Battle of the Malevolent and Benign Dreams.
At the end of it, Ginevra wakes with a start
and observes that even in sleep
she can find no comfort from her distress.
Atto Secondo, Scena 1.
20. Sinfonia

Scena 1.
Notte con lume di Luna.
Lungo le antiche rovine,
con la veduta in mezzo della porta segreta del giardino Reale,
corrispondente agli appartamenti di Ginevra.

Recitativo, Polinesso
Di Dalinda l'amore
quanto giunge opportuno al mio disegno!
Viene pure Ariodante, guidalo,
o sorte, in si remota parte,
che questo è il campidoglio a mia bell'arte.
(2/1-Curtis)
2/1-Curtis
((2/1-Marcon))
(2/1/action_begins-Marcon)
(2/1/music_begins-Marcon_

2/1/Polinesso/Di-Marcon
(2/1-Bolton)
2/1-Bolton
Atto Secondo, Scena 2.
Scena 2.
Ariodante, Polinesso, poi Lurcanio in disparte,
e poi Dalinda in abito di Ginevra.

Recitativo, Polinesso e Ariodante
Polinesso: Eccolo, o amico,
e come qui ti ritrovo?


Ariodante: È tanto il giubilo dell'alma,
che non ponno chiudersi le mie luci
ancora al sonno.
Ginevra, l'idol mio, mercè d'amore...


Polinesso: Che fia?

Ariodante: Mia sposa...

Polinesso: Sogni.

Ariodante: Esulta il core.

Polinesso: Scherzi Ariodante.

Ariodante: È ver: ella poc'anzi
mi diè in pegno la destra.


Polinesso: E a me dispensa amorosi contenti.

Ariodante: (mettendo la mano sopra la spada):
Olà, Duca, che parli?
Il ferro mio ti sosterrà, che menti.


Polinesso: T'acquieta; se tu vuoi
crederlo agli occhi tuoi,
farti vede l'inganno ora m'impegno.


(Entra Lurcanio a parte, si nasconde tra la rovine.)
Lurcanio: (Col Duca il mio germano?
io quì mi celo.)


Polinesso: Quì ti nascondi...

Ariodante: È questa notte fia se menzognero,
o se verace sei,
l'ultimo de' tuoi giorni, o pur de' miei.


21. Aria, Ariodante
Tu preparati a morire,
se mentire ti vedrò!

Se la bella m'ha ingannato,
disperato io morirò.

Tu preparati...


(Ariodante si nasconde tra le rovine,
e Polinesso batta alla porta,
che gli viene aperta da Dalinda
in abito di Ginevra.)

Recitativo, Polinesso, Dalinda, Lurcanio e Ariodante

Polinesso: Ginevra?

Dalinda: O mio Signore!

(Entra Polinesso, e la porta si chiude.)

Lurcanio: (Impudica!)

Ariodante: Occhi miei, che vedeste?
(Và sulla porta risolutamente.)
È pur dessa... sù questa soglia infame,
si dia morte al dolore.


(Sfodera la spada, e posa il pomo in terra per uccidersi,
quando Lurcanio lo trattiene,
e gli toglie la spada.)

Lurcanio: Ferma, germano; a che tanto furore?

22. Aria, Lurcanio
Tu vivi, e punito
rimanga l'eccesso
d'amore tradito, d'offesa onestà.

Che il volger crudele,
il ferro in se stesso,
per donnaa infedele, è troppa viltà.

Tu vivi...

(Gli porta via la spada.)
2/2-Curtis

2/2/#21/Ariodante/Tu-Curtis

2/2/#22/Lurcanio/Tu-Curtis
2/2-Marcon

2/2/#21/Ariodante/Tu-Marcon

2/2/rec.-Marcon

2/2/#22/Lurcanio/Tu-Marcon
2/2-Bolton

(2/2/#21/Ariodante/Tu-Bolton)
2/2/#21/Ariodante/Tu-Bolton

2/2/rec.-Bolton

(2/2/#22/Lurcanio/Tu-Bolton)
2/2/#22/Lurcanio/Tu-Bolton
Atto Secondo, Scena 3.
Scena 3.
Ariodante solo
Recitativo, Ariodante

E vivo ancora?
E senza il ferro? oh Dei! Che farò?
Che mi dite, o affanni miei?

23. Aria, Ariodante
Scherza infida
in grembo al drudo,
io tradito a morte in braccio
per tua colpa ora men vo.

Ma a spezzar l'indegno laccio,
ombra mesta, e spirto ignudo,
per tua pena io tornerò.

Scherza infida…

(Parte.)
2/3-Curtis

2/3/#23/Ariodante/Scherza-Curtis
2/3-Marcon

(2/3/#23/Ariodante/Scherza-Marcon)
2/3/#23/Ariodante/Scherza-Marcon
2/3-Bolton

(2/3/Ariodante/Scherza-Bolton)
2/3/Ariodante/Scherza-Bolton
Atto Secondo, Scena 4.
Scena 4.
Polinesso, e Dalinda con abito di Ginevra.
Recitativo, Polinesso & Dalinda

Polinesso: (Va guardanà per la Scena)
(Lo stral ferì nel segno;
disperato partì; oh! me beato!)


Dalinda: Addio, Signor;
già s'avvicina il giorno.


Polinesso: Se i rimproveri miei a queste spoglie
sol diretti udisti, udirai
qui avante tenerezze d'amor,
sensi d'amante.


24a. Aria, Polinesso [Not in the Curtis performance.]
24b. Arioso, Dalinda
Se tanto piace al cor
il volto tuo Signor
quando disprezzi,
al cor quanto sarà
cara la tua beltà,
quando accarezzi.

(Parte.)
2/4-Curtis

2/4/#24/Dalinda/Se-Curtis
2/4-Marcon

(2/4/#24/Dalinda/Se-Marcon)
2/4/#24/Dalinda/Se-Marcon
2/4-Bolton

(2/4/#24/Dalinda/Se-Bolton)
2/4/#24/Dalinda/Se-Bolton
Atto Secondo, Scena 5.
Scena 5.
Polinesso solo.
Recitativo, Polinesso

Felice fu il mio inganno,
che porta al mio rival l'ultimo danno.

25. Aria, Polinesso
Se l'inganno sortisce felice
io detesto per sempre virtù.

Chi non vuoi se non quello che lice,
vive sempre infelice quaggiù.

Se l'inganno…

(Parte.)
2/5-Curtis

(2/5/#25/Polinesso/Se-Curtis)
2/5/#25/Polinesso/Se-Curtis
2/5-Marcon

(2/5/#25/Polinesso/Se-Marcon)
2/5/#25/Polinesso/Se-Marcon
2/5-Bolton

(2/5/#25/Polinesso/Se-Bolton)
2/5/#25/Poliness/Se-Bolton
Atto Secondo, Scena 6.
Scena 6.
Galleria. Rè con guardie, accompagnato da consiglieri, e poi Odoardo.
Recitativo, Rè, Odoardo

Rè: Andiam, fidi, al consiglio per dichiarar, che il
Principe Ariodante d'esser mio erede è degno.


Odoardo (entrando): Misero Re! più sventurato regno!

Rè: Odoardo, che fia? Parla...

Odoardo: La doglia mia, il mio pianto ti parli.

Rè: Oh! Ciel conforto!

Odoardo: Ariodante...

Rè: Che?

Odoardo: Signor, è morto.

Rè: Come? che intendo? Oh Dei!

Odoardo: Il suo scudiero portò avviso
alla corte; che tristo al mar vicin quasi
un baleno ratto gettosi all 'onde
salse in seno.


Rè: Dallo stesso scudiero intender voglio
la cagion di sua morte.
Oh figlia! oh! me infelice!
oh! iniqua sorte!


26a. Aria, Rè
Invida sorte avara,
misero! in questo di,
nel prence mi rapì
parte del core.

Or nella figlia cara
del cor l'altra metà,
oh Dei! mi rapirà
forse il dolore.

Invida sorte…

(Parte.)
2/6-Curtis

2/6/#26/Re/Invida-Curtis
2/6-Marcon

2/6/#26/Re/Invida-Marcon
2/6-Bolton

2/6/#26/Re/Invida-Bolton
Atto Secondo, Scena 7.
Scena 7.
Ginevra, Dalinda e poi il Rè.

27. Aria, Ginevra
Mi palpita il core
nè intendo perchè.

È gioia? o dolore?
Chi sa? che cos'è?

Mi palpita…


Recitativo, Dalinda, Rè, Ginevra

Dalinda: Stà lieta, oh Principessa.

Re: Figlia, un alma Reale
si distingue dall'altre,
allor che forte resiste
ai colpi rei d'iniqua sorte.


Ginevra: Qual preludio funesto?

Re: Ah! ria sventura!

Ginevra: Deh! caro genitor, parla...

Re: il sostegno... la speranza del regno…

Ginevra: Misera, oimè!

Re: Nel vicin mare assorto, lo sposo Ariodante.

Dalinda: Oh! Cielo!

Ginevra: Oh! Dei!

Re: Dal suo furor portato -

Ginevra: Oh! padre.

Re: - è morto.


Ginevra: Ahi! (Cade svenuta sulla seggiola.)
resister non sò, son morta anch'io.


Dalinda: Mia Signora?

Re: Mia figlia, coraggio, ti conforta!

Dalinda: Ahi! sventura!

Re: Ahi! dolor! figlia?

Ginevra: Son morta.

Re: Nel vicin letto, o servi,
vada col vostro aiuto;
a lei ritorno presto faronne;
Ahi! sventurato giorno!


(Ginevra viene portata via da Dalinda,
paggi et cetera,
ed il Rè nel partire incontra Oduardo e Lurcanio.)
2/7-Curtis
2/7/#27/Ginevra/Mi-Curtis
2/7-Marcon

2/7/#27/Ginevra/Mi-Marcon

2/7/rec./Re/Figlio-Marcon

2/7/rec./Ginevra/Ahi!-Marcon
2/7-Bolton

2/7/#27/Ginevra/Mi-Bolton

2/7/rec.-Bolton
Atto Secondo, Scena 8.
Scena 8.
Rè, Odoardo e Lurcanio.
Recitativo, Lurcanio, Rè.

Lurcanio: Mio Rè.

Re: Lurcanio, oh! Dei! deh! ti consola;
un padre ritrovi in me,
se il tuo germano è morto.


Lurcanio: Sire! chiedo giustizia, e non conforto.

Re: Giustizia, e contro chi?

Lurcanio: Contro del Reo della morte
del mio caro germano.


Re: Come? se il suo furore...

Lurcanio: No, Sire, ebbe un autore.

Re: Chi fù?

Lurcanio: L'impudicizia...

Re: Oh! meraviglia!
Ma chi fù l'impudica?


Lurcanio: Ella è tua figlia.

Re: Oh Dei, che sento!

Lurcanio: Leggi. (Li dà un foglio.)

Re: (Legge) Per la segreta porta
del giardino reale
nella scorsa notte introdusse Ginevra
un certo amante... (Continua a legger, ma basso.)

Lucarnio: Ti esposi il vero
e quando vi sia chi la diffenda,
l'accusa io m'offro sostener coi brando.


28. Aria, Lurcanio
Il tuo sangue, ed il tuo zelo,
per la figlia, e per Astrea
gran contrasto or fanno in te.

Ma tu mostra al mondo, al cielo,
ch'in punir la figlia rea
non sei padre, essendo Rè.

Il tuo sangue…

(Parte.)
2/8-Curtis

(2/8/#28/Lurcanio/Il-Curtis)
2/8/#28/Lurcanio/Il-Curtis
2/8-Marcon

(2/8/#28/Lurcanio/Il-Marcon)
2/8/#28/Lurcanio/Il-Marcon
2/8-Bolton

(2/8/Lurcanio/Il-Bolton)
2/8/Lurcanio/Il-Bolton
Atto Secondo, Scena 9.
Scena 9.
Rè, Odoardo, Ginevra e Dalinda.
Recitativo, Odoardo, Dalinda, Ginevra

Odoardo: Quante sventure un giorno sol ne porta!

Dalinda: Sire! vedi il dolore, che trasporta la figlia;
squarcia le vesti, e'l volto,
fatta di se nemica.


Ginevra: Padre...

Rè: Non è mia figlia
una impudica!

(S’alza con dispetto, e parte)
2/9-Curtis (2/9-Marcon)
2/9-Marcon
2/9-Bolton
Atto Secondo, Scena 10.
Scena 10.
Ginevra e Dalinda.

29. Recitativo accompagnato, Ginevra, Dalinda
Ginevra: A me impudica?

Dalinda: (Oh Ciel, che intesi!)

Ginevra: A me? impudica? e perchè?

Dalinda: Misera figlia!

Ginevra: A me? a me impudica?

Dalinda: Oh Dei!

Ginevra: Chi sei tu? chi fù quelli? e chi son io?

Dalinda: (Ohime delira!)


Ginevra: Uscite dalla reggia di Dite
furie che più tardate?
Sù, sù precipatate nell'Erebo profondo,
quanto d'amor voi ritrovate al mondo.


Dalinda: Principessa?


Ginevra: Dov'è? ch'il sa me'l dica.

Dalinda: Torna, torna in te stessa; abbi conforto!

Ginevra: Che importo a me, se il mio bel sole è morto. (Piange.)

Dalinda: Si rischiara la mente.

Ginevra: Dalinda, non son io quell'impudica?
Non fu il padre che'l disse?
E perchè il disse?


Dalinda: Nol so.

Ginevra: Lo so ben'io per mio martoro.

Dalinda: Consolati!

Ginevra: Ove son? vivo? o deliro?

30. Aria, Ginevra
Il mio crudel martoro
crescer non può di più;
morte, dove sei tu,
che ancor non moro?

Vieni, de' mali miei,
no, che il peggior non sei,
ma sei ristoro.

Il mio crudel…


Ballo:
31. Entrée des Songes agréables.
32. Entrée des Songes funestes.
33. Allegro
34. Entrée des Songes agréables effrayés.
35. Combat des Songes funestes et agréables.
36. Recitativo accompagnato, Ginevra
(Si risveglia sorpresa.) Che vidi? oh Dei! misera me!
on ponno aver quiete mie pene
anche nel sonno.


FINE DELL'ATTO SECONDO

Versioni alternative
26b. Aria, Rè
Più contento e più felice,
regno al mondo il sol cadente
dall'occaso non mirò;

Nè più afflitto e più infelice,
mai di questo il sol nascente
regno al mondo ritrovò.

Più contento...


37. Entrée de’ Mori.
38. Rondeau.
2/10-Curtis
(2/10/#30/Ginevra-Curtis)
2/10/#30/Ginevra-Curtis
2/10/#31-Curtis
2/10/slow-Curtis
-Curtis
-Curtis
2/10/#36/Ginevra/Più-Curtis

end_of_act_2-Curtis
2/10-Marcon
2/10/#29-Marcon
2/10/#29/Ginevra/Uscite-Marcon
2/10/#29/Ginevra/Dov'è?-Marcon

(2/10/#30/Ginevra/Il-Marcon)
2/10/#30/Ginevra/Il-Marcon

2/10/#31-Marcon
2/10/#32-Marcon
2/10/#33-Marcon
2/10/#34-Marcon
2/10/#35-Marcon

2/10/#36/Ginevra/Si-Marcon
2/10-Bolton

(2/10/#30/Ginevra/Il-Bolton)
2/10/#30/Ginevra/Il-Bolton

2/10/#31-Bolton
2/10/#32-Bolton
2/10/#33-Bolton
2/10/#34-Bolton
2/10/#35-Bolton

2/10/#36/Ginevra/Si-Bolton
ATTO TERZO
(1) Un bosco:
Ariodante che non è morto, travestito,
mette in fuga due assassini che stavano assalendo Dalinda,
assoldati da Polinesso per ridurla al silenzio.
Così lei gli svela l’inganno e
(2) s’augura la morte di Polinesso.
(3) Il giardino reale: un duello,
dove Lurcanio sosterrà la sua accusa,
deciderà dell'innocenza di Ginevra.
Polinesso si proclama vincitore.
(4) Il Re, padre affettuoso più che il monarca severo,
fa venire Ginevra; ella entra
(5), rassegnata a morire secondo
il volontà del genitore, ma rivendica la sua innocenza.
Ella rifiuta che Polinesso la difenda, ma il Re insiste.
(6) Ginevra teme di morire disonorata.
(7) La sfida: Lurcanio chiama il difensore di Ginevra.
Polinesso si presenta e viene da lui mortalmente ferito.
Nell'assenza di un altro difensore,
il Re si offre per difendere l’onore della figlia.
(8) Ma Ariodante entra con Dalinda,
rivela la sua identità e proclama l'innocenza di Ginevra.
(9) Dalinda confessa il complotto di Polinesso,
e il Re la perdona;
Ariodante si rallegra.
(10) Lurcanio e Dalinda si rincontrano.
(11) Nell’appartamento destinato a prigione,
Ginevra s’era preparata a morire quando
(12), al suono di una trionfale musica,
suo padre entra con Ariodante
e il suo seguito della corte,
annunciandole che è innocente.
Tutto è perdonato.
Le coppie di innamorati sono riunite,
e Ginevra ed Ariodante cantano un duetto.
L'opera si conclude in un sontuoso salone del palazzo dove,
in un grande finale,
il coro e il balletto proclamano
il trionfo della virtù.



Act 3
In a forest, Ariodante, who is not dead,
is in disguise and he wonders why he has not died.
Suddenly, he encounters Dalinda
who is trying to escape from two men who are trying to kill her.
He drives them off, and then Dalinda recognises him –
his disguise was a bit of a waste of time.
He tells her that he is alive, but no thanks to a faithless woman,
and Dalinda pours out the whole story of Polinesso’s deception,
her unwitting part in it, and Ginevra’s innocence.
Ariodante immediately sets off with Dalinda in tow.
Now that he knows the truth,
Ariodante’s misery is compounded by the thought of the wrong that he has done
by assuming that Ginevra was guilty.
Before she sets off after him, Dalinda muses on her own predicament:
she trusted Polinesso’s love,
but he abused her loyalty and then tried to have her murdered.

(3/3) The scene changes to the royal gardens again.
Ginevra’s execution is set up
and Odoardo pleads with the king
to give in to Ginevra’s request
that she be permitted to kiss his hand before dying.
The king refuses, saying that
unless a champion knight steps forward to defend her honour,
she will not be allowed even to see her father again.
Polinesso announces that he will be Ginevra’s champion (#42).

Now that a champion has appeared, the king calls for Ginevra to be brought out,
(3/5) and she arrives, heavily guarded, and simply asks
to be allowed to kiss the king’s hand before going to her death.
He sadly agrees.
He is moved, and reassures her that
although she is in great danger, she now has a champion,
and if he wins, she will be proved innocent.
She asks who her champion is and the king tells her.
Horrified, she tries to refuse Polinesso’s defence,
but the king has no choice in the matter now.
The king leaves, and Ginevra is left alone with her guards:
she contemplates her imminent death.

The action moves to the lists
where the tournament between Lurcanio and Polinesso is about to begin.
They throw abuse at one another
and the king is almost beside himself with anxiety.
Musically, the fight is an anticlimax –
it is almost as if there is some music missing,
because Polinesso very quickly calls out that he is dying
and the kings orders Odoardo to escort him from the field.
Lurcanio calls out to any other aspiring champions to fight for Ginevra’s name
and the king himself is about to step forward
when Ariodante, unrecognisable with his visor down,
appears and declares that she is innocent.
Instead of entering the lists to fight his brother, however,
he reveals his identity and explains the whole story,
producing Dalinda to confess her unwitting part in the plot.
Odoardo returns to say that Polinesso has died
but that he confessed all before he did so,
and the king forgives everyone before rushing off
to tell his daughter what has happened.

Lurcanio, relieved that his brother is safe,
repeats his profession of love for Dalinda,
and she accepts him this time,
but on condition that her innocence in the affair is accepted by all.

The scene changes to Ginevra’s cell:
she is the only person who does not know that she has been completely exonerated,
that her tormentor is dead, and that her lover is alive.
She believes that she is still hovering between life and death,
but she still hopes that her death will bring her sweet release.
Her sadness is quickly broken by a bright fanfare
as the king, Ariodante, Lurcanio, Dalinda and Odoardo
burst in with the good news.
At first, she cannot believe it,
but one by one they each ask her forgiveness
for the way they have behaved towards her.
The lovers are reunited,
Dalinda finally accepts Lurcanio’s proposal
and the king announces a general celebration, and everyone departs,
leaving Ariodante and Ginevra alone for a duet (#51) on the triumph of love
before the final chorus (#52) repeats the general joy.
Atto Terzo, Scena 1.

Bosco. Ariodante, e poi Dalinda che fugge, assalita da due.
Ariodante in altro abito, pone in fugga li assalitori.

39. Sinfonia e Arioso, Ariodante
Numi! lasciarmi vivere
per darmi mille morti,
è questa la pietà?

(Parte.)

Recitativo, Dalinda e Ariodante
Dalinda: (Di dentro.) Perfidi! io son tradita! Ah, Duca iniquo!

Ariodante: (Incalza li assalitori dentro la scena.) Indietro, traditori.

Dalinda: Oh Dei! Ariodante?

Ariodante: Non è questa Dalinda? è dessa.

Dalinda: È desso! Prence, tu vivi? è ver?...

Ariodante: Vivo, Dalinda, per Ginevra infedel.

Dalinda: E creder puoi Ginevra
rea d'offeso onore?


Ariodante: Io devo creder' agli occhi miei.

Dalinda: Ingannato tu sei dal Duca d'Albania
perfido indegno, che a me insidia la vita,
e da te il regno.


Ariodante: Come? dunque colei...
che al mio amor, al suo onor tanto rubella,
vidi, non fù Ginevra?


Dalinda: Eh, nò! io fui quella.

Ariodante: Misero me!

Dalinda: Senti, Signor, amai quanto
l'anima mia...


Ariodante: Seguimi, il resto intenderò per via.

40. Aria, Ariodante
Cieca notte, infidi sguardi,
spoglie infauste, insano core,
voi tradiste una gran fè.

Rio sospetto, occhi buggiardi,
empio amico e traditore,
ogni ben rapisti a me!

Cieca notte…

(Parte.)
3/1-Curtis
3/1/#39/Ariodante-Curtis
3/1/recitativo-Curtis
(3/1/#40/Ariodante-Curtis)
3/1/#40/Ariodante-Curtis
((3/1-Marcon))
(3/1-Marcon)
3/1-Marcon

3/1/#39/Ariodante-Marcon

3/1/rec.-Marcon

(3/1/#40/Ariodante-Marcon)
3/1/#40/Ariodante-Marcon
((3-Bolton))

(3/1-Bolton)

3/1/#39/Ariodante/Numi-Bolton

3/1/rec.-Bolton

(3/1/Ariodante/Cieca-Bolton)
3/1/Ariodante/Cieca-Bolton
Atto Terzo, Scena 2.
Scena 2.
Dalinda sola.

Recitativo, Dalinda
Ingrato Polinesso! E in che peccai,
che con la morte ricompensi amore?
Ah, sì, questo è l'error troppo t'amai.

41. Aria, Dalinda
Neghittosi or voi che fate?
Fulminate, Cieli,
omai sul capo all'empio!

Fate scempio dell'ingrato,
del crudel che m'ha tradita,
impunita, l'empietà riderà
nel veder poi fulminato
qualche scoglio o qualche tempio.

Neghittosi…
3/2-Curtis

(3/2/#41/Dalinda/Neghittosi-Curtis)
3/2/#41/Dalinda/Neghittosi-Curtis
3/2-Marcon

(3/2/#41/Dalinda/Neghittosi-Marcon)
3/2/#41/Dalinda/Neghittosi-Marcon
3/2-Bolton

(3/2/#41/Dalinda/Neghittosi-Bolton)
3/2/#41/Dalinda/Negitossi-Bolton
Atto Terzo, Scena 3.
Scena 3.
Giardino Reale. Rè, Odoardo, poi Polinesso.
Recitativ, Odoardo, Rè, Polinesso

Odoardo: Sire; deh! non negare
a figlia supplicante,
di baciar la tua man pria di morire.


Rè: Non più; sin che io non veda
cavalier comparir, che la difenda,
non speri di vedere il volto mio.


Polinesso: Mio Rè, prepara il campo,
che di Ginevra il difensor son io.


42. Aria, Polinesso
Dover, giustizia, amor
m'accendono nel cor
desio di gloria.

Se a brame così belle
arridono le stelle,
abbiam vittoria.

Dover, giustizia…

(Parte.)
3/3-Curtis

(3/3/#42/Polinesso/Dover-Curtis)
3/3/#42/Polinesso/Dover-Curtis
3/3-Marcon

(3/3/#42/Polinesso/Dover-Marcon)
3/3/#42/Polinesso/Dover-Marcon
(3/3-Bolton)
3/3-Bolton

(3/3/#42/Polinesso/Dover-Bolton)
3/3/#42/Polinesso/Dover-Bolton
Atto Terzo, Scena 4.
Scena 4.
Rè, ed Odoardo.
Recitativo, Rè

Or venga a me la figlia. (Parte Odoardo.)
Affetti miei simulaste abbastanza di giudice,
e di Rè, zelo e rigore,
or ripigliam di padre amante il core.
3/4-Curtis 3/4-Marcon 3/4-Bolton
Atto Terzo, Scena 5.
Scena 5.
Rè, e Ginevra accompagnata di guardie
Recitativo, Rè, Ginevra

Rè: Ecco la figlia; ahi vista!

Ginevra: Padre, ahi, dolce nome!
a'tuoi piedi veng'io,
non per chieder perdon, che non errai, ma...


Rè: (Ohime!) Figlia, che chiedi?

Ginevra: Chiedo di non morir coll'odio tuo,
perchè moro innocente. (S'inginocchia.)
Accorda il dono di poter pria
baciar la cara mano.
che le note segnò del morir mio,
poi son contenta...


Rè: Prendi. (Ah! figlia! oh Dio!) (Le dà de mano.)

43. Aria, Ginevra
Io ti bacio, o mano augusta,
dolce a me, benchè severa!

Mi sei cara, ancor che ingiusta;
sei del padre, ancor che fiera.

Io ti bacio…


Recitativo, Rè, Ginevra

Rè: Figlia, da dubbia sorte,
pendi ancor fra la vita,
e fra la morte: se innocente tu sei,
sperar ti lice, che vinca il tuo campion.


Ginevra: Chi è?

Rè: Polinesso.

Ginevra: Renonzio a tal difesa!

Rè: Ed io la voglio, che sostener desio
l'onor tuo, l'onor mio,
l'onor del soglio.


44. Aria, Rè
Al sen ti stringo e parto,
Ma ferma il core in me
Moto contrario al pie,
Mia figlia, addio!

Ti lascio, oh Dio! non sò,
Se più ti rivedrò,
Cor del cor mio.

Al sen…

(Parte.)
3/5-Curtis
3/5/#43/Ginevra-Curtis
3/5/recitativo-Curtis
3/5/#44/Re-Curtis
3/5-Marcon

3/5/#43/Ginevra/Io-Marcon

3/5/rec.-Marcon

3/5/#44/Re/Al-Marcon
3/5-Bolton

3/5/#43/Ginevra/Io-Bolton

3/5/rec.-Bolton

3/5/#44/Re/Al-Bolton
Atto Terzo, Scena 6.
Scena 6.
Ginevra, e guardie.
Recitativo, Ginevra

Così mi lascia il padre? Oh cor, stà forte!
il minor de' miei mali è sol la morte.

45. Aria, Ginevra
Sì, morrò; ma l'onor mio meco, oh! Dio!
Morir dovrà?
Giusto Ciel, deh, pietà
del reggio onor!


46. Sinfonia
3/6-Curtis

3/6/#45/Ginevra/Si-Curtis
3/6-Marcon

3/6/#45/Ginevra/Si-Marcon

3/6/#46/Sinfonia-Marcon
3/6-Bolton

3/6/#45/Ginevra/Si-Bolton

3/6/#46/Sinfonia-Bolton
Atto Terzo, Scena 7.
Scena 7.
Steccato. Rè sul trono, con guardie, Odoardo, Lurcanio armato, e poi Polinesso pure armato.
Popolo.
Recitativo, Lurcanio, Polinesso, Odoardo e Rè

Lurcanio: Arrida il Cielo alla giustizia:
or scenda nel campo chi sostiene
innocente Ginevra, e la difenda.


Polinesso: Lurcanio, il diffensore è già presente,
e sostien questo brando,
che chi accusa Ginevra è falso,
e mente. (Si battono.)


Odoardo: Ciel, punisci chi ha torto!

Lurcanio: Questo colpo, consacro all'ombra
dei german.


Rè: Numì!

Polinesso: Son morto.



Rè: Corri, Odoardo,
assisti al Duca moribondo...


(Odoardo fa sostenere il Duca,
e fa condurlo fuori del campo.)

Lurcanio: Or s'altri aspira a diffender la rea,
vengo, l'attendo.


Rè: (Si alza per discender del trono
in atto di andare nello steccato.)
S'altri non v'è, io l'onor mio difendo!
(3/7-Curtis)
3/7-Curtis
3/7-Marcon 3/7-Bolton
Atto Terzo, Scena 8.
Scena 8.
Rè, Lurcanio, Ariodante con visiera calate, e guardie.
Recitativo, Ariodante, Rè, Lurcanio

Ariodante: Ferma, Signor, non manca
difesa all'innocenza.


Rè: Oh Ciel! che intendo?

Ariodante: Io Ginevra difendo.

Lurcanio: Or stringi il ferro.

Ariodante: Lurcanio, io non difendo l'innocenza d'altrui
con un delitto.
(Alza la visiera.)


Lurcanio: Che vedo?

Rè: Occhi, che scerno? Oh fato!

Lurcanio: Oh Dei! germano!

Rè: Ariodante! ove son io?

Lurcanio: Tu vivi?

Rè: Tu respiri?

Ariodante: Amica sorte fè,
ch'il periglio e l'innocenza
intesi della mia principessa, e...


Lurcanio: Da chi?, e come?

Ariodante: Signor, se mi prometti perdonare
a Dalinda un delitto innocente...
3/8-Curtis 3/8-Marcon 3/8-Bolton
Atto Terzo, Scena 9.
Scena 9.
Detti, Dalinda, e Odoardo.
Recitativo, Rè, Dalinda e Odoardo

Rè: E Dalinda, dov'è?

Dalinda: Ti è qui presente. (S'inginocchia.)
Mio Rè, di Polinesso complice, ma innocente...


Odoardo: Sire, il Duca morendo confessò
le sue frodi.


Dalinda: E pur non sono...

Rè: Ergiti; tutto oblio, tutto perdono.
Non più! Corro alla figlia;
tu seguimi Ariodante, e cangi in tanto
e la mia corte, e'l regno, in giubili i singulti,
in riso il pianto.

(Parte.)

47. Aria, Ariodante
Dopo notte, atra e funesta,
splende in Ciel più vago il sole,
e di gioia empie la terra.

Mentre in orrida tempesta
il mio legno è quasi assorto,
giunge in porto, e'l lido afferra.


Dopo notte…

(Parte.)
47. Aria, Ariodante
After black and gloomy night
the sun shines more radiantly in the sky
and fills the earth with joy.

Whereas in the fearful tempest
my barque was almost enguelfed,
now it has entered harbour
and reached the shore.

After…

(Exits)
3/9-Curtis

(3/9/#47/Ariodante/Dopo-Curtis)
3/9/#47/Ariodante/Dopo-Curtis
3/9-Marcon

(3/9/#47/Ariodante/Dopo-Marcon)
3/9/#47/Ariodante/Dopo-Marcon
3/9-Bolton

3/9/Re/Ergeti-Bolton

(3/9/#47/Ariodante/Dopo-Bolton)
3/9/#47/Ariodante/Dopo-Bolton
Atto Terzo, Scena 10.
Scena 10.
Lurcanio, e Dalinda.
Recitativo, Lurcanio e Dalinda

Lurcanio: Dalinda! ecco risorge col germano
risorto il mio bel foco.


Dalinda: Signor! grande è l'onore,
tua per esserne degna
io voglio pria chiaro farti palese,
l'altrui perfidia, e l'innocenza mia


48. Duetto, Dalinda & Lurcanio
Lurcanio: Dite spera, e son contento,
dolci labbra del mio ben!


Dalinda: Spera io già mi pento,
novo ardor m'accende il sen.


Lurcanio: Dunque amasti? oh Dio, che sento!
Ed amasti?


Dalinda: - un traditor!

Lurcanio: Ami ancor?

Dalinda: Io già mi pento,
che si male amai sin'or.


Lurcanio: Dite spera...

(Parte.)
3/10-Curtis

3/10/#48/Lurcanio/Dite-Curtis
3/10/#48/Dalinda/Spera-Curtis
3/10/#48/Lurcanio/Dunque-Curtis

3/10/#48/Lurcanio/Dite-Curtis
3/10-Marcon

3/10/#48/Lurcanio/Dite-Marcon
3/10/#48/Dalinda/Spera-Marcon
3/10/#48/Lurcanio/Dunque-Marcon

3/10/#48/Lurcanio/Dite-Marcon
3/10-Bolton

3/10/#48/Duetto/Lurcanio-Bolton
3/10/#48/Duetto/Dalinda-Bolton
Atto Terzo, Scena 11.
Scena 11.
Appartamento destinato per carcere di Ginevra.
Recitativo, Ginevra

Da dubbia infausta sorte,
quanto pender degg'io
incerta tra la vita, e tra la morte,
senza conforto, abbandonata e sola?
chi mi soccorre, oh Dei! chi mi consola?

49. Arioso, Ginevra
Manca, oh Dei! la mia costanza,
mentre ha fine il mio dolor!
Nè mi resta la speranza di morir...


50. Sinfonia
3/11-Curtis
3/11/#49/Ginevra/Manca-Curtis
#50/Sinfonia-Curtis
3/11-Marcon

3/11/#49/Ginevra/Manca-Marcon

3/11/#50/Sinfonia-Marcon
3/11-Bolton

3/11/#49/Ginevra/Manca-Bolton

3/11/#50/Sinfonia-Bolton
Atto Terzo, Scena 1112.
Scena 1112.
Al suono d’una allegra Sinfonia viene il Rè, Ariodante, Dalinda, Lurcanio e Odoardo.
Recitativo, Rè, Ariodante, Dalinda, Lurcanio e Ginevra

Rè: Figlia, innocente figlia!
libertà, libertà!
vieni al trionfo,
al giubilo agli amplessi!


Ariodante: Sposa, una dolce sposa!
a me la morte si dee,
che sospettai della tua fede.


Dalinda: Principessa, al tuo piede...

Lurcanio: Ginevra, un empio inganno, ond'io sospiro...

Ginevra: Sogno? veglio? che fò?
ivivo? o deliro? Ma come? oh Ciel!...


Rè: Non più, mia figlia,
il tutto in breve intenderai:
stringi fra tanto al sen lo sposo,
e si sbandisca il pianto.


(Ginevra ed Ariodante, s'abbracciano.)
Lurcanio: Dalinda, del mio amor chiedo mercede.

Dalinda: Picciol premio al tuo amor sia la una fede.

Rè: Or la mia corte, e'l regno,
con danze, feste, e sontuosa pompa,
dia di gioia commun pubblico segno.


(Tutti partono, eccetto Ginevra ed Ariodante)

51. Duetto, Ariodante & Ginevra
Ariodante: Bramo aver mille vite,
per consacrarle a te.


Ginevra: Bramo aver mille cori,
per consacrarli a te.


A Due: Ma in questo che ti dono,
più ch'in mille, vi sono
amor, costanza e fè.


Ariodante: Bramo aver…

(Partono.)
3/12-Curtis

(3/12/#51/Duetto-Curtis)
3/12/#51/Duetto-Curtis
3/12-Marcon

(3/12/#51/Duetto-Marcon)
3/12/#51/Duetto-Marcon

3/12/Ballet-Marcon
3/12-Bolton

(3/12/Duetto-Bolton)
3/12/Duetto-Bolton
Atto Terzo, Scena ultima (13).
Scena ultima.
Salone Reale, nel fondo di cui gran scalinata ornata,
e sostenuta da colonne.
Dalle due parti della scalinata abbasso due gran porte,
in alto una galleria per la seconda Orchestra distromenti a fiato.
Rè, Ginevra ed Ariodante, presi per la mano,
ed Dalinda ed Lurcanio parimenti presi per la mano, e Odoardo.
Cavalieri e dame al seguito del Rè,
discendono tutti con solennità per la scalinata,
nel tempo medesimo per le due porte guardie e popolo.
Mentre il Rè discende si comincia il Coro,
e le dame ed i cavalieri formano il Ballo.

52. Coro
Ogn'uno acclami
bella virtute,
che sempre lieta
sa trionfar!


Ballo
53. Gavotte
54. Rondeau
55.
56. Andante allegro

57. Coro
Sà trionfar ognor
virtute in ogni cor,
se l'innocenza bella ha sol per scorta;
sà innamorar il Ciel
sprezzar di Parca il tel,
portar la gioia all'alma, e la conforta.


FINE DELL’OPERA
(3/13-Curtis)
3/13-Curtis

3/13/#53-56/Ballo-Curtis

3/13/#57/Coro-Curtis
(3/13-Marcon)
3/13-Marcon

3/13/ballet/fast-Marcon

3/13/#57/Coro-Marcon
-Bolton
Final material End_of_performance-Curtis End_of_performance-Marcon

Closing_credits-Marcon
(3/13-Bolton)
3/13/#52/Coro-Bolton

3/13/#53-56/Ballo-Bolton
3/13/ballet/fast-Bolton

3/13/#57/Coro-Bolton

End_of_performance-Bolton

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